sabato 28 giugno 2008

La mia Africa - K. Dinesen Blixen



"Lassù si respirava bene, si sorbiva coraggio di vita e leggerezza di cuore. Ci si svegliava, la mattina, sugli altipiani, e si pensava: «Eccomi qui, è questo il mio posto»"...


Nell’aria rarefatta degli altipiani del Ngong (Kenya) i colori della vita di Karen Blixen si trasformano in questo libro (romanzo, racconto lungo, biografia?) di una bellezza che lascia senza fiato.

La sua capacità narrativa assegna dignità di protagonista a ciascun personaggio e la rielaborazione poetica del proprio vissuto fa di ogni piccolo episodio narrato un grande panorama a sé stante che propone uno dei mille aspetti dell’Africa e delinea nettamente l’idea che l’autrice aveva dell’importanza dell’attimo.

Protagonista assoluta è l’Africa, con la sua gente, i Kikuyu, popolo antico e saggio, i coloni, la sua terra e il suo cielo, unico e mai uguale a se stesso, un’Africa vista attraverso un vetro colorato e che scomparirà ben presto (pochi anni dopo la partenza di Karen) soggetta ad un progresso che travolgerà la sua intatta bellezza. Tra le pagine della Blixen risorge inalterata e trasfigurata l'essenza di questa terra cui l’autrice legherà per sempre la sua anima, con una passione incondizionata che fa di "Out of Africa" una delle sue opere migliori.

Per chi ama la lontananza, per chi è alla ricerca di un luogo che lo comprenda, per chi semplicemente ama la poesia di ciò che è altro: troverà in questo libro una risonanza perfetta.

mercoledì 7 novembre 2007

La vita di Charlotte Bronte - E. Gaskell

"L'espressione abituale (dei suoi occhi) era di quieta, intenta intelligenza; ma, ogni tanto, per un qualche giusto motivo di intenso interesse, o di sana indignazione, splendevano, come se una lampada spirituale si fosse accesa e lucesse dietro quei globi oculari espressivi..."

Piccola, bruttina, malaticcia, timida e schiva al limite del patologico, ma è Charlotte Bronte la luce costante e fedele che si diffonde mista ad una silenziosa fragranza nelle oltre 500 pagine di questa bellissima biografia che spazia su tutta la famiglia Bronte.
Ben presto si scopre che non bastano i numerosi e pure interessanti visi che animano quest'opera ad avvincere il lettore; per quanto si possa ammirare il fascino di Emily, la strana creatura selvaggia e sensibile (un vero Heatcliff al femminile), o provare un senso di protezione per la dolce Anne, la più piccola delle Bronte, gli occhi cercano sempre lei, Charlotte, le sue emozioni, i suoi pensieri, le profonde impressioni, tanto più preziose in quanto maturate nel silenzio di una solitudine non cercata eppure sempre scelta.
In queste pagine, tributo doveroso e sentito, Charlotte ci compare in tutta la genialità del suo animo forte e gentile, della sua mente pronta che incantò anche l'irriverente Thackeray, delle sue scelte sofferte e della sua tenace coerenza, prima la donna, poi la scrittrice, ma l'intreccio tra queste due anime è così stretto da renderle inscindibli, perchè sulle pagine, si scopre, Charlotte riversa tutta se stessa (miracolosamente senza mai arrivare ad un'autobiografia). Questa piccola fiamma appassionata vi incanterà.
Lettura irrinunciabile per chiunque abbia amato i libri di Currer, Ellis e Acton Bell e desideri viverne appieno l'essenza.

giovedì 11 ottobre 2007

I Tre Moschettieri - A. Dumas


"Non ho la casacca da moschettiere, ma il cuore sì"
(D'Artagnan)
Questo libro ci è particolarmente caro, essendo stato nostro fedele compagno negli anni della gioventù, perciò a lui diamo l'onore di inaugurare questo nostro spazio.
Spesso sottovalutato dalla critica e declassato nel limbo dei feuilleton o dei romanzi per ragazzi, ci sembra tuttavia che codesta opera meriti d'esser altrimenti considerata.
Immortalità è la parola per comprenderla: chi non ricorda l'incanto sottile e perverso di Milady? O il ronzino dal manto giallastro su cui D'Artagnan giunge a Parigi? Quel fatiscente quadrupede il cui colore s'è altresì già riscontrato in botanica, ma mai nel regno animale...
E sarà pur vero che il cardinale Richelieu non fu così diabolico, però lo preferiamo così: machiavellico, losco figuro... e romantico (non ha forse scatenato la guerra a La Rochelle per conquistare la Regina? Rileggetevi il libro).
E che dire dei Nostri? Leggendo e rileggendo ne scopriamo un lato nascosto: Athos è la nobiltà, Aramis il letterato e l'uomo di chiesa che aspira al potere, Porthos l'arrampicatore sociale, D'Artagnan l'avventuriero; insieme sono la chiave di lettura di un'epoca, chiave di indubbio valore storico...o quasi, dopotutto, siamo sempre nel regno di Dumas, il quinto moschettiere.